Superare le proprie paure? Si può!


Ciao a tutti!

Voglio iniziare col dire che ci stò prendendo gusto a “bloggare”, sopratutto perchè scrivo cose che mi riguardano e di ciò che raggiungo durante il mio percorso in questa vita e, molte persone, lo trovano utile. Grazie!

Superare le proprie paure è una delle cose che rende più forti gli esseri umani e questo è un dato di fatto.

Sappiamo attraverso i libri che, alla nascita, ne abbiamo due pre-installate nel sistema operativo “cervello” (sono paure ancestrali che ci accompagnano da 250.000 anni, da quando siamo su questa terra): quella del vuoto e quella dei rumori forti ed improvvisi. Il resto delle paure, fobie e altri blocchi, vengono acquisiti da “terzi”, oppure subentrano dopo un forte evento nel corso della vita, oppure diventano “nostre” perchè son capitate ad altri e ce lo hanno raccontato.

Spesso, in chi lo vive, l’evento crea una convinzione su una situazione che va a supportare una generalizzazione, innescando comportamenti atti a farci andare via da qualsiasi esperienza possa ricordarci l’evento iniziale (anche con attributi similari) impedendo così, la libertà di scelta.

A causa di 2 eventi capitati nel mio passato (uno a 12 anni ed uno a 25)ho avuto, fino a ieri, paura di trovarmi in una situazione affollata (giusto per dirne una, il supermercato riuscivo a “reggerlo” per 20 minuti) che mi impedisse di muovermi in caso di necessità. Per questo motivo, negli ultimi 15 anni, mi sono privato del piacere di vedere un concerto privilegiando altre attività, all’aperto; mi ero costruito una gabbia, generalizzando il fatto che “ogni volta che mi trovo in mezzo a tante persone succedono cose che non posso controllare“. Una convinzione, una credenza che mi ha tenuto lontano da situazioni “a rischio” e, allo stesso tempo, mi ha privato di ciò che ho scoperto essere una esperienza straordinaria.

Studio PNL (Programmazione Neurolinguistica) da qualche anno e voglio diventare un trainer certificato dall’NLP Society di Richard Bandler.

Marco Valerio Ricci, Master Trainer di questa disciplina (uno di 30 al mondo) e docente presso la mia azienda di formazione Coach4Life (www.coach4life.it  a breve sarà online il nuovo sito), mi ha confidato di scordarmi di diventare Trainer se prima non avessi affrontato questa situazione e l’avessi risolta. Coach e trainers lo si è prima di se stessi…ed è una filosofia che io condivido piena-mente.

Marzo 2012 è la data del mio Trainers Training ad Orlando, per conseguire il certificato come Trainer in PNL.

Nulla capita per caso e, in occasione del mio compleanno, Lella (la mia fidanzata), mi ha regalato (spinta chissà da chi ;-)) 2 biglietti per un concerto. Mica un concerto qualunque….

Avendo gli strumenti che insegno, una motivazione di ferro ed una voglia incredibile di poter scegliere che comportamenti avere, ho lavorato su me stesso tutta la settimana precedente su come mi rappresentavo internamente (nella mia mente) gli eventi passati che mi “disturbavano” nel presente ed alle immagini/filmati che mi facevo “prima” di provare il disagio.

L’ho fatto attraverso l’applicazione diverse tecniche: dal cambio di alcune  sottomodalità alla doppia dissociazione (la PNL è molto efficace e divertente per risolvere situazioni occorse nel passato che ci condizionano nel presente). L’essere umano è schematico nel suo agire: trovato lo schema è tutto più semplice.

Così, per la prima volta in 40 anni, sono andato ad un concerto: VASCO ROSSI!

Siamo arrivati alle 19.00, un’ora e mezza prima dell’inizio, c’erano ancora tanti posti liberi e, più gente arrivava a riempire gli spazi vuoti e più io mi rilassavo…una settimana prima sarei andato in panico e avrei cercato di scappare…credo di aver guardato le persone entrare ad una ad una, o almeno di avere questa sensazione…ero calmo e guardavo tutti attentamente, i loro comportamenti, ascoltando le mie sensazioni.

C’erano almeno 100.000 persone, lo stadio era gremito, full, pieno! Il concerto è iniziato alle 22.00, un’ eternità l’attesa, diverse le sensazioni che ho provato in quelle tre ore, nuove. L’opposto della paura non è il coraggio. L’opposto della paura è la curiosità.

Finalmente VASCO ROSSI arriva, il mio focus abbandona le persone e si porta sull’artista, inizia la musica, inizio a cantare…che sensazione!!! Andare all’unisono con 100.000 persone è una sensazione di rapport incredibile e, almeno, mi ha dato la sensazione di essere intonato ;-).

2 ore e mezza di pura musica, cori e coreografie mozzafiato, WOW!

WOW come un bambino davanti ad una montagna che di giocattoli…E’ stata una esperienza meravigliosa! Sono andato a letto con ancora la musica nelle orecchie  e stamattina mi sono svegliato con un’altra visione del mondo….ora voglio andare vedere Jamiroquai, Elthon John, Renato Zero, Madonna, gli U2 e tutti quelli che non ho ancora visto!

La felicità è anche mettersi nella condizione di poter scegliere, di cambiare!

Grazie Lella, Marco Valerio, Andrea e Claudio per arricchire la mia mappa del mondo ogni giorno!

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Una risposta a "Superare le proprie paure? Si può!"

  1. Complimenti a te Marcello! Per l’impegno e la costanza nella trasformazione 🙂 Ecco il risultato nell’ applicazione di strumenti di coaching e PNL!! Goditi tutti i concerti che ti stanno aspettando 😉
    Un grande abbraccio
    MammaCoach (Myriam)

    "Mi piace"

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