Ciao a tutti,
sono rientrato da Brighton dopo un percorso formativo che aspettavo di fare da tanti anni.
Ho lavorato a stretto contatto con il Dott. Richard Bandler e John La Valle i quali, a ben 150 persone, hanno insegnato come “trasferire” ai nostri studenti questa meravigliosa disciplina e tecnologia della mente: la Programmazione Neurolinguistica.
Ieri, mentre stavo rientrando a casa ed ero in aeroporto, mi sono fermato a guardare le persone mentre, da Costa, bevevo un caffé e mangiavo un Muffin al cioccolato (che buono 🙂 ).
L’aeroporto regala moltissimi esempi dai quali trarre spunto per descrivere come gli esseri umani interagiscono con la realtĂ .Â
Ci sono persone di tutto il mondo, diverse nella fisionomia che però, a livello universale, fanno le stesse espressioni quando si parla di emozioni universali.
Ci sono persone che parlano con se stesse tutto il tempo girando per i negozi e mi chiedo se stanno davvero guardando le vetrine ed il loro contenuto con quel dialogo interno che si può quasi percepire fuori.
Si nota chi è tranquillo e “spensierato” dalla leggerezza con la quale cammina e dallo sguardo; chi sta parlando di lavoro all’auricolare con le ciglia aggrottate ed il linguaggio del corpo che manda fuori segnali inconsci di ciò che sta accadendo dentro il corpo.
Persone sedute che guardano in terra…chiara-mente pre-occupate.
A proposito di pre-occupazione durante il corso con il Dott. Bandler ho sentito che parlava di come le persone si fottano la vita pensando a tutte quelle cose che nel passato le hanno ferite, segnate o, in qualche modo fatte soffrire.
Ci sono eventi nella vita che sono pesanti da digerire è vero ma…c’è un ma…
E’ stato appurato che gli esseri umani hanno dei pensieri sul passato che, durante il giorno, prendono il controllo della mente e la portano dove, forse, non è proprio funzionale che vada, perchĂ©? Semplice, pensaci.
Quanto spendi a pensare alle cose che non vanno…5 minuti al giorno? 10? a volte ci sono persone che pensano 40 minuti al giorno alle cose che nel passato non sono andate ed a come sarebbero potute andare se solo se…bla, bla, bla…
Bene, proviamo a fare un pò di matematica?
10 minuti al giorno per 7 giorni sono 70 minuti.
70 minuti a settimana per 4 sono 280 minuti.
280 minuti al mese per 12 mesi sono 3360 minuti all’anno spesi a pensare alle cose che non vanno…come ti fa sentire?
3360 minuti all’anno per i prossimi 10 anni sono la bellezza di 33600 minuti spesi a pensare a cosa non è andato o non va nella tua vita…
Ora 33600 minuti sono l’equivalente, in 8 ore a 70 giornate di lavoro 🙂 puoi pensare ad altri modi per usarle ma le usi pensando alle cose che non vanno.
Quando iniziai a studiare crescita personale avevo 25 anni, oggi che ne ho 42 e continuo a farlo, mi rendo conto che agli esseri umani servono piĂą strumenti per vivere meglio la propria vita.
Però, visto che la vita è l’insieme di tutto ciò che accade nello stesso momento, credo che ci sia bisogno di strumenti per vivere meglio i momenti che ci sono dati da vivere.
Come sarebbe se potessi avere 70 giorni in piĂą di vita nei prossimi 10 anni?
Con quali emozioni positive sostituiresti quelle vecchie e come cambierebbe la tua vita?
In che modo liberarti da “quei pensieri” potrebbe agevolarti?
E come sarebbe scoprire che mentre lavori sulle tue emozioni e sulla tua comunicazione la tua vita migliora giorno dopo giorno?
Vedi, nella vita, puoi continuare a pensare a tutte le cose che non vanno sapendo, adesso, che ti serve quanto ad un gatto può servire uno smartphone.
Dall’altra parte puoi decidere di iniziare a scoprire i vantaggi di intraprendere un percorso di crescita personale ed imparare a fare in modo che le siano le tue emozioni a seguire la tua vita e non il contrario perchĂ©, come dice il Dott. Bandler:
“La vita è quel qualcosa che ti capita prima che diventi ricordo” quindi la vita è davvero nel momento “presente”.
Visto che il nostro futuro è la somma dei ricordi dei momenti presenti della nostra vita chiediti:
“Come sarebbe il mio futuro se lasciassi andare il passato e vivessi al meglio il mio presente da qui in poi?”
Come puoi fare? Semplice fai il primo passo e contattami attraverso il form e ti informerò sulle prossime date dei miei corsi.
Ho scelto di diventare Trainer in Programmazione Neurolinguistica per fornire, anche a te, tutti quegli strumenti che ti servono per potenziare la tua mente, la tua creativitĂ ed ispirare la tua azione affinchĂ© anche tu, come gli altri miei studenti, possa sentirti libero/a di diventare il meglio che puoi… per vivere meglio.
Ricordati che ogni cambiamento passa da diverse fasi di cui, la prima, è fare il primo passo