Negli ultimi due giorni mi sono recato presso le colline del Chianti in Toscana dove, insieme ad altre 6 menti esperte in altri 6 rispettivi campi, ci siamo confrontati e scambiati opinioni e punti di vista sulla crescita personale in Italia e nel mondo creando così il primo gruppo di ricerca e sviluppo al’interno del quale sia mai stato invitato per condividere le mie competenze 🙂
All’interno di questo gruppo di professionisti ci sono psicoterapeuti, “scienziati dello humour”, maestri della vendita e della leadership e poi, c’ero anche io, come rappresentante della Programmazione Neurolinguistica con una passione “profonda” per l’ipnosi finalizzata al benessere-psico-fisico :-).
Con alcuni di loro avevo già lavorato ed altri mi erano totalmente sconosciuti.
E’ bello notare come le “contaminazioni” tra discipline porti sempre qualcosa di nuovo, di attraente ed ispirante.
La casa che ci ha ospitato è un podere di quelli tipici Toscani, uno di quelli antichi ed immersi nel verde: tra una collina ed un clivo, cipressi abeti ed ulivi ovunque e vigne che stanno per ingiallirsi lungo i pendii delle colline circostanti, il tutto però ancora verde per questo inverno tardivo (c’erano 25 gradi :-)) che dicono arriverà in questi giorni.
Durante le nostre rilassate chiacchierate fatte intorno ad un tavolo nel soggiorno di una grande sala da pranzo circondata da questo paesaggio incantevole, abbiamo scambiato piacevoli idee, tecniche e conoscenza anche sulla creazione del ricordo e di come, una interazione più attenta sulla realtà attraverso una gestione dello stato consapevole, consenta di produrre uno stato di benessere su di una persona nel proprio futuro.
Non voglio entrare nel merito della biologia e di come si crei in termini neurologici un ricordo ma vi voglio raccontare una storia.
Quando siamo partiti per rientrare nelle nostre rispettive regioni, divisi nelle macchine che prendevano direzioni diverse, mi sono trovato con un docente universitario di Humor (nonché regista), un leader della vendita, un mago, un docente di leadership.
Appena usciti da Firenze, all’altezza dell’aeroporto, la nostra macchina inizia ad avere dei problemi…si accendono le spie (tutte al punto che sembrava un albero di Natale 🙂 ) e si spegne in prossimità di una curva, in salita, senza illuminazione.
Sin dall’inizio pensavamo fosse uno scherzo di Paolo, quando ci siamo resi conto che non lo era, siamo scoppiati a ridere e ci siamo dati da fare con pile improvvisate coi cellulari per avvisare i camion e le auto che stavano sopraggiungendo e mettendo il triangolo in terra.
Arriva il carro attrezzi, ci carica e, dopo pochi chilometri ci scarica al deposito.
Solo lì ci rendiamo conto che non c’è UNA MACCHINA da noleggiare in tutta Firenze e dintorni.
Una situazione al limite del grottesco!
5 di noi valigie per terra, in mezzo ad un deposito in periferia a Firenze che RIDEVAMO COME MATTI per questa realtà che ci si stava manifestando davanti: perchè sappiamo che, quando si ride si attivano i neurotrasmettitori ed il cervello funziona meglio e perché arrabbiarsi non porta MAI a nulla di buono”
Pensiamo di optare per il treno ma zero, troppo lontani dalla stazione per prendere l’ultimo.
Dove noleggiano un’auto? sicura-mente in aeroporto. Chiamiamo un taxi ed andiamo.
Su 6 compagnie solo una di queste ne ha una.
Una Panda…5 di noi, 5 valige…una Panda…non farebbe ridere anche a te?? 🙂 sembravamo quella barzelletta dei 4 elefanti in una 500 😀 .
Dopo un viaggio che potete solo immaginare sono arrivato a casa, ho dormito e stamattina quando mi sono svegliato l’ho fatto ridendo, ricordando ciò che era avvenuto ieri.
Sento Diego, il nostro mago (nonché docente di iridologia e grafologia affermato) e, come iniziamo a parlare iniziamo a ridere.
Sento Paolo…uguale, stessa reazione.
Ho iniziato a chiedermi in che modo ciò che ci capita sia la vera ragione dei nostri stati d’animo ed ho iniziato a scoprire che non è ciò che ci capita nella realtà a farci stare bene o male ma sono i pensieri e le reazioni che abbiamo a quegli eventi che determinano uno stato d’animo piuttosto che un’altro.
Ovviamente capitano le cose e capitano a tutti.
Ma il modo in cui noi vi reagiamo determina il ricordo che ci porteremo nel futuro di quella cosa che è accaduta.
La nostra “reazione” agli eventi scatena sostanze biochimiche nell’organismo che “scrivono” nella nostra memoria gli eventi e le emozioni che vi sono associate.
Tutto ciò avviene un attimo prima che la realtà si trasformi in un ricordo
Quindi, per avere un futuro sereno inizia a crearti un presente fatto di “reazioni” diverse e più funzionali perché in futuro tu possa avere una serie di ricordi il più piacevoli possibile.
Il Dott. Bandler ha detto che la vita è fatta di momenti. Non sappiamo quali, quanti, quando e per quanto tempo la vita ci darà da viverli.
Ciò che so è che dobbiamo imparare a massimizzare questi momenti e, la Programmazione Neurolinguistica “insegnata bene” unita-mente al coaching, può aiutare moltissimo le persone a farlo. Vivendo una vita fatta di libertà ed amore per se stessi.
Non so se ne hai già sentito parlare ma tengo un seminario introduttivo che si chiama “Viaggio al centro di te stesso“…2 giorni di ispirazione e di cambiamento dove hanno già partecipato moltissime persone che lo hanno valutato come uno dei migliori corsi mai svolto.
Buona vita e a presto!