Accade spesso che le persone esprimano il desiderio di saper gestire al meglio le proprie emozioni: al lavoro, con i figli, in mezzo al traffico, prima di una prova importante, ma, ahimè né a scuola né all’università lo insegnano.
Perdono la calma, si “arrabbiano” e, quando pensano alle cose importanti da fare in futuro, molto spesso, “vanno in ansia”.
Non sono certo “risorse” positive queste con le quali affrontare i casi complicati della vita, anzi. Irrorare il proprio sistema neurale con sostanze neuro-inibitorie è risaputo non essere il metodo migliore per usare il proprio cervello attivamente.
Diciamo però, che sono le uniche risorse che fino ad oggi, queste persone, hanno imparato ad usare in caso di necessità ed in quella situazione specifica.
Semplicemente perché non conoscono altro…
Se ci pensate, quando le persone non hanno risorse interne per reagire in modo diverso agli eventi, le reazioni ai medesimi stimoli, sono sempre le stesse.
Quelle già programmate ed in uso da tempo.
Per molte persone, il fatto che venga tagliata loro la strada in auto diventa la terza guerra mondiale e, ogni volta che qualcuno lo fa, si scatena l’inferno! E non c’è eccezione.
Alcuni altri verbalizzano frasi tipo: “Ogni volta che vedo quella persona mi vengono i nervi” oppure “Solo al pensiero di quella cosa vado in ansia”…vi torna? Magari capita anche a voi ogni tanto dite la verità 🙂 .
Iniziamo col dire che le emozioni vengono generate da uno stimolo: esterno o interno alla persona.
L’emozione che viene generata a seguito di uno di questi stimoli (o entrambi) è il risultato di uno specifico processo mentale (chiamato strategia) che da, come conseguenza e risultato, il rilascio di determinate sostanze da parte del cervello nel corpo chiamate Peptidi, causa delle emozioni che proviamo nella mente e nel corpo.
Queste sostanze vengono rilasciate ogni volta che avviene quella rappresentazione interna (nella mente) e che il pensiero ripercorre lo stesso percorso neurale.
Ciò che viene provato a livello fisico è, quindi, la risposta interna della persona ad un dato stimolo (E/I) dato da sostanze chimiche.
Immaginate il cervello come una grande farmacia ed alle emozioni come sostanze chimiche rilasciate da questa farmacia a seguito di una ricetta specifica composta da…pensiero e rappresentazioni interne.
Come in un Pc c’è bisogno di un “click” del mouse per far partire i programmi, per gli esseri umani c’è invece bisogno di uno stimolo.
Gli stimoli (E/I) vengono chiamati “input sensoriali” e sono il “via” del processo di attuazione della strategia dalla quale dipende quella emozione. Questa, in pnl, è una causa/effetto.
Nell’esempio precedente lo leggeremo così in caso di causa visiva e risultato cinestesico
Causa: quando vedo quella persona
Effetto: mi vengono i nervi
Oppure nell’esempio dello studente.
Causa: Il solo pensiero di fare l’esame
Effetto: Mi mette in ansia
Un mio cliente, Franco, 46 anni “solo al pensiero” di ritrovarsi davanti al titolare della società per cui lavora, gli fa sentire una sensazione spiacevole nello stomaco che lo fa sudare, balbettare e andare letteralmente in confusione…(in realtà prova quella sensazione e genera quello stato emotivo ancora prima di entrare in ufficio perché si immagina di impappinarsi, di fare brutta figura, di sentirsi sminuito di fronte ai colleghi ed ogni sciagura possible….).
Fino a qui abbiamo scoperto alcune informazioni importanti.
1. Lo stato emotivo è il risultato di un processo innescato da uno stimolo (E/I) e da una serie di rappresentazioni interne date da immagini e dialogo interno che generano l’emozione X.
2. Nel caso di un evento futuro, nella frase :”Al solo pensiero” vuol dire che la persona “immagina” nella propria mente l’evento che deve ancora accadere il quale, pur non essendo presente nel “qui ed ora”, è percepito dal sistema sensoriale interno come reale consentendo al cervello di generare comunque un’ emozione.
3. Il Cervello non distingue le immagini vere da quelle mentalmente costruite e reagisce all’immagine come se stesse accadendo “adesso”.
Bene, mettiamo da parte queste preziose informazioni.
Il punto ora è prendere il controllo e modificare la risposta emotiva.
Prima di farlo devi sapere che, dalla conferma di recenti ricerche, è stato scoperto che le emozioni hanno, nel corpo, un punto di inizio, una rotazione o un movimento ed una posizione specifica (molti dicono il petto, lo stomaco o la pancia….). Hanno diversi modi di manifestarsi a livello cinestesico e, il più delle volte, il movimento riportato è quello rotatorio e vengono però percepite girare in modo diverso a seconda della persona.
In senso antiorario, da fuori a dentro, da dentro a fuori, in senso orario oppure da un punto centrale fino ad irradiarsi.
Bizzarro vero come operiamo? Curioso è scoprire che tutto è generato nella mente e, quando sappiamo come facciamo ciò che facciamo e possiamo cambiarlo! 🙂
Immagino che, se sei arrivato fino a qui nella lettura di questo articolo, vorrai farne esperienza giusto?
Quindi mettiamoci al lavoro!
Prima che inizi ad utilizzare l’Emotion Spinning con successo, voglio che prendi 3 minuti dove puoi stare tranquillo/a e mettere in sottofondo una musica rilassante (a me piace questa Lullaby for Grownups e si apre in un’altra finestra)
So che ti verrebbe da chiudere gli occhi mentre l’ascolti ma visto che devi leggere e meglio se li tieni aperti, non voglio che tu vada in trance durante il processo!!!! 🙂
Iniziamo…intanto necessito che mi presti la tua capacità di immaginare…
Mentre ti concedi lo spazio di qualche secondo tra un passaggio e l’altro…lascia il tempo alla tua mente di elaborare le informazioni…
Ascolta la musica in sottofondo, fai tre bei respiri profondi e…
1. Adesso ripensa a quella cosa, luogo o situazione che ti da una sensazione spiacevole e riprova, per l’ultima volta, quella sensazione…
2. Ascolta il tuo corpo mentre senti quella sensazione e nota in che punto del corpo si genera…nota da che parte gira…con quale velocità….semplicemente nota ciò che noti…osserva…
3. Ora, mentalmente, falla girare più velocemente dal lato in cui sta già girando e nota come ciò ti fa sentire.
(molti dei miei clienti riportano un aumento dell’intensità emotiva negativa, anche tu? 🙂 )
4. Bene, ora che sai che sei in controllo di questa emozione potendola aumentare, sempre mentalmente, falla rallentare…magari aiutandoti con un dito della mano…falla rallentare fino a quando non l’avrai fermata….e nota adesso la minore intensità emotiva…
5. Ora, prima di farla girare in senso opposto e cambiare polarità, nota il colore di questa sensazione, ne ha uno?…..che colore ha? Ti piace?
6. Se non ti piace, mentre inizi a farla girare in senso contrario a come girava prima, immagina di versarci delle gocce del tuo colore preferito e che, ruotando sempre più velocemente, per via della forza centrifuga, si creino dei vortici di colore che dipingono interamente questa forma mentre tu inizi a sentirti già meglio…
7. Falla girare via via sempre più veloce e, sentendoti già meglio, fai espandere il nuovo colore e con esso la nuova sensazione in giro per tutto il corpo…
8. Colora ogni fibra e cellula di te con questa nuova sensazione….mentre noti come ti senti bene, via via che il tuo corpo si colora completa-mente….
8. Ora fermati e fai un bel respiro profondo e sorridi al mondo 🙂
Hai notato che sono iniziate le belle giornate? fra poco avremo la possibilità di andare al mare…tu preferisci mare o montagna per le tue vacanze? Per quanto mi riguarda, il mare in estate e la montagna in inverno….(non ci pensare, non è rilevante 🙂 ma utile saperlo)
Ora…..ripensa a quella cosa, luogo o situazione. Ti senti già meglio adesso, non è vero? 🙂
Quello che hai appena fatto si chiama utilizzare attivamente il tuo cervello ed è uno dei primi passi per iniziare a gestire il proprio “impianto emozionale” grazie alla Pnl.
Richard Bandler, creatore di questa meravigliosa disciplina ed eccezionale maestro, in uno dei suoi celebri libri Usare il Cervello Per Cambiare chiede:
“Salireste mai su di un autobus senza conducente?”
Probabilmente no mi rispondereste.
Ebbene è ciò che le persone fanno tutti i giorni se si pensa al cervello come all’autobus.
Vieni con me a scoprire la Pnl e riprendi anche tu il controllo del tuo autobus. Quando lo fai è tutta un’altra storia!
Per qualsiasi informazione sul Practitioner o per prenotare le tue sessioni di Coaching oppure solo per approfondire questi argomenti, compila il form qui sotto riportato e sarai contattato al più presto.
Se invece sei già un Trainer in Pnl o un Master Practitioner, visita la sezione riservata ai corsi Europei del Dr. Bandler e scopri come raggiungere il tuo “next level” nella Maestria della Pnl e dell’Ipnosi imparando direttamente dalla sorgente!
Attendo i vostri feedback e vi auguro una splendida giornata!
Peace&Love
Marcello Buglione