PNL: Il Practitioner in Programmazione Neuro Linguistica


society_of_nlp_logo_fullSi, lo so.
E’ un pò di tempo che non scrivo e gli impegni mi hanno portato letteralmente “via” dal blog. Mi farò perdonare presto con delle novità!

Ho finito da poco il primo modulo del Practitioner in Pnl con delle persone veramente stupende.
Come molti dei miei studenti anch’esse hanno voglia non solo di imparare questa disciplina, anche di insegnarla.

In molti mi chiedono cosa è la Programmazione Neuro Linguistica?
Faccio davvero fatica in prima istanza a dire cosa sia o cosa non sia.
Oggi questa disciplina viene insegnata da così tante persone che ognuno ne da una definizione differente. A volte ciò è un bene, a volte meno. un pò come in tutte le cose.

Insomma cosa è?
Bella domanda. La definizione ufficiale (ufficiale secondo il suo creatore) dice:
La Pnl è lo studio dell’esperienza soggettiva e tutto ciò che con essa ne puoi fare…

Ah beh, allora si capisce tutto!
In effetti, se ci pensate, quando incediamo nel nostro vivere ci rapportiamo agli stimoli esterni attraverso i soli 5 sensi, quindi è attraverso questi ultimi che “decodifichiamo” e diamo significato a ciò che ci circonda facendo esperienza della realtà ovvero, di tutto ciò che “esiste” fuori di noi.

Il significato che diamo alle esperienze che viviamo viene dato dalla linguistica che utilizziamo per descriverla e, visto e considerato che ognuno di noi parla con un linguaggio proprio, i significati che diamo a ciò che succede, proviamo e sentiamo, è singolare, univoco e soggettivo.
Se questo è vero allora è anche vero che il nostro modo di esprimerci (letteralmente le parole che utilizziamo) determina la realtà che viviamo.

Lasciando un attimo da parte i due sistemi di decodifica minori, l’olfattivo ed il gustativo, rimangono i 3 sensi primari: il visivo, l’auditivo ed il cinestesico.

Il visivo è ciò che vediamo. Notare bene che non vediamo con gli occhi ricordatevelo sempre.
Nell’occhio viene decodificata la frequenza di rimbalzo dell’immagine esterna ed inviata alla corteccia visiva che ne crea una immagine nella mente comparandola, in prima battuta, con ciò che già conosciamo.

L’auditivo che è ciò che sentiamo. Stessa cosa come per il visivo, non “sentiamo” con le orecchie bensì decodifichiamo la frequenza del suono in impulsi elettrici dando un significato a questi ultimi in una parte specifica del cervello.

Il cinestesico, ovvero il tatto e le emozioni che proviamo, sempre dentro la nostra testa ed il nostro corpo.

Attraverso la codifica dei segnali che ci arrivano da fuori, trasformati in impulsi elettrici e biochimici, facciamo esperienza del mondo creando, sempre nella nostra testa, un mappa di ciò che abbiamo vissuto per riconoscerlo nel momento in cui ci serve farlo.
Esempio: ricordare una strada fatta il giorno prima, ciò che abbiamo studiato o il viso di una persona conosciuta ieri.

Nessun senso è migliore di un altro e li utilizziamo tutti in modo diverso.

Ho detto “mappa” qualche riga più sopra…ma cosa vuol dire?Facciamo subito un esempio. Processate questa frase.

C’è una grande casa circondata da un grande cancello delimitato da alberi ed in giardino ci sono due cani che corrono.

Ora, ognuno di voi ha letto la stessa frase e se ne è costruito una immagine mentale. Giusto?
Quando chiedo in aula di descrivermi cosa effettivamente le persone hanno visto nella propria mente “per comprendere ciò che ho detto”, ognuno di essi mi da una descrizione diversa.
I cani sono differenti, gli alberi sono differenti e, la casa, è differente per ognuno di essi.

Ogni essere umano si “rappresenta” internamente, nella propria mente, immagini diverse riferite alla stessa situazione.
Ecco perché, ognuno di noi, vive una esperienza soggettiva diversa di ciò che lo circonda.
Quindi, quando prendiamo questo come presupposto di vita, capiamo bene che, parlando di un argomento comune, TUTTI hanno un punto di vista differente!

Quando riesci ad interiorizzare anche solo questo concetto smetti di litigare con le persone nel caso tu lo facessi spesso.

La prossima volta che sai che stai per affrontare una discussione fai questa premessa linguistica:
“Possiamo iniziare con l’essere d’accordo sul fatto che possiamo trovarci in disaccordo?” 🙂

PNL ed OBIETTIVI

Detto questo e cambiando argomento, quante volte vi è capitato di settare un obiettivo e, a distanza di poco tempo, abbandonarlo? Sapete perché ciò accade?

La mente razionale (pari a circa il 3% della nostra consapevolezza cosciente) può anche “decidere” di fare qualcosa ma, in fondo all’anima, nel nostro inconscio, il programma è ben diverso.
Vedete, il nostro cervello è stato creato ed ingegnerizzato per dimenticare e per rendere le situazioni, familiari (purtroppo anche quelle disfunzionali).

Quindi, quando razionalmente voglio venire fuori da una situazione o intraprenderne una nuova, la parte inconscia che ci guida e ci protegge da quando siamo nati dice:
“Hai sempre fatto ciò che stai facendo. Non conosco questo linguaggio con il quale ti esprimi. Lascia stare va, fammi andare a vanti a fare ciò che ho sempre fatto così come lo ho sempre fatto” e si ha la sensazione che siamo proprio noi stessi a “remarci contro”.

La razionalità e l’inconscio parlano due lingue diverse ecco perchè le “risoluzioni di fine anno” si perdono nel limbo dopo poco!
La razionalità parla di bianco o nero, utilizza la logica ed usa un linguaggio “binario” o uno o zero.

La mente inconscia utilizza invece le immagini e le emozioni.
Ecco perché, quando si vuole ottenere qualcosa a volte, non basta la forza di volontà ma devi istruire il tuo inconscio a capire effettivamente cosa vuoi e come ti farà sentire quel qualcosa una volta che lo avrai ottenuto.

Ho conosciuto moltissime persone che, con la forza di volontà, hanno provato a smettere di fumare ma, ahimé, dopo un pò di tempo ci sono ricascati.

Il nostro inconscio svolge milioni di operazioni al secondo in modo total-mente automatico ed autonomo.
Pensaci: mantiene tutte le tue funzioni vitali mentre stai guidando e valuta tutte le variabili di ambiente mentre lo fai.

Mentre consciamente fai delle cose, inconsciamente porti a termine, in maniera automatica, gli obiettivi tutti i giorni.
Arrivi in orario al lavoro, gestisci la famiglia, fai la spesa, guidi e molto altro mentre il tuo corpo continua a vivere ed a gestire i 54 miliardi di cellule specializzate che ti compongono insieme a tutte le loro funzioni.

Studiare la Pnl vuol dire prendere in mano la potenza della propria mente e metterla al proprio servizio.

Richard Bandler, il suo creatore, dice:
“Saliresti su di un autobus senza conducente?”. Quando faccio questa domanda in aula mi rispondono tutti di no….MA…lo fai tutti i giorni se pensi al tuo cervello come al tuo autobus 🙂 .

E’ per questo che asserisco spesso che studiarla vuol dire conseguire la patente del proprio cervello e sistema mente corpo in quanto, un’altro presupposto della Pnl è che mente e corpo sono espressione di un unico sistema.
Quando consegui le abilità per gestirle, lavorano insieme ed in sinergia.

Programmazione Neuro Linguistica vuol dire usare il cervello in modo ATTIVO ovvero, usare attiva-mente la tua neurologia per creare cambiamento. Intanto in te stesso e, poi, una volta che la passione ti pervade in ognuna di quelle 54 milioni di cellule, anche sugli altri aiutandoli ad ottenere il meglio per se stessi.

Quando ascolti le persone parlare, molte di esse “ricordano” il passato o “allucinano” il futuro e, in questo caso, a meno che non si chiamino Tesla, Einstein o Leonardo da Vinci, sono pensieri “inutili” che causano emozioni “non funzionali”.

Credo di averti già dato molti spunti per pensare a come un corso con me potrebbe aiutarti a riprendere in mano la tua vita emotiva, relazionale e non solo.

Quando decidi di studiare la Pnl, a meno che tu non decida di farla direttamente con il Dr. Bandler (in questo caso contattami che ti accompagno) scegli solo Trainer Certificati dalla Society, scegli aule di qualità dove, molto spesso, ciò non coincide con il fatto che siano gremite, anzi, secondo me è proprio il contrario.

Nelle mie aule ci sono al massimo 10/12 partecipanti e ci sono Trainer Certificati come tuoi assistenti.
Quando scegli, scegli bene a chi affidare la tua educazione, perché Pnl non è formazione. E’ educazione.

Mi auguro di averti come mio allievo/a al prossimo corso che terrò a Novembre 2015.
Sono molte le persone che si stanno accostando ad essa e, se fosse così anche per te, ti suggerisco di scoprire cosa faremo leggendo la pagina su questo blog cliccando qui: Il Practitioner in Pnl

Ti aspetto e ricordati questa frase:
“Tutto inizia nella mente e finisce nella mente” e, chi ti dice il contrario, ti sta mentendo.

Buona vita!
Marcello Buglione
Trainer certificato dalla Nlp Society del Dr Richard Bandler
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