Vi siete mai chiesti quale è il processo per il quale in prima elementare arriviamo che parliamo già la nostra lingua?
Pensateci per un attimo.
Se avete figli che vanno a scuola è la stessa cosa. A sei anni tutti parliamo già l’Italiano.
A sei anni abbiamo tutti chiaro cosa è un albero, la sensazione di andare in bicicletta o il rumore del mare…sono informazioni che sono già presenti nella nostra memoria “storica”.
Successivamente, a scuola, hanno poi insegnato al cervello ad associare all’immagine dell’albero le lettere dell’alfabeto (un insieme di simboli) per codificare il linguaggio e renderlo scritto. Così, attraverso un complesso sistema di codifica data da simboli (le lettere dell’alfabeto) acquisiamo l’abilità di mettere per iscritto pensieri in parole e quindi scrivere. Possiamo iniziare dare forma alle idee.
Questo processo di associazione tra lettere e immagini che avviene nel cervello parte già da una mappa esistente fatta di esperienze acquisite e quindi già registrate, per le quali viene fornito un mezzo di decodifica (l’alfabeto) affinchè possano venire SCRITTE.
Dato quanto sopra per scontato, mi chiedo: se la mente impara facendo esperienza e poi gli da un significato, perchè mai mi insegnano a dare significato ad un qualcosa del quale non ho ancora avuto esperienza?
Perché vedete, da quello che ho scoperto l’80% delle persone che ha studiato inglese a scuola, oggi non lo parla in modo fluente neanche dopo 10 anni. Come mai?
Come fanno INVECE gli stranieri che arrivano in Italia ad apprendere la nostra lingua in meno di un anno?
Sono molte le domande che mi hanno portato a sviluppare questo modello…e negli ultimi 6 anni ho trovato molto di più di ciò che cercavo…
Molti Italiani l’inglese lo capiscono per il condizionamento scolastico ma fanno davvero fatica a parlarlo, perché?
E state tranquilli, siamo in buona compagnia.
Anche spagnoli, francesi ed inglesi fanno fatica a parlare un’altra lingua…fa parte dello stesso modo di insegnarle.
E’ sbagliato il metodo. Sei hai fatto Pnl dovresti già saperlo (se non la hai ancora fatta clicca qui).
Posso riconoscere solo ciò di cui ho avuto esperienza. Ecco perché il metodo classico non funziona per tutti: fornisce un mezzo di decodifica totalmente estraneo a situazioni non presenti in memoria che il cervello acquisisce per buono ma solo in virtù dell’ambiente in cui viene creato: la scuola.
E non solo. Il sistema scolastico, almeno nelle lingue, pretende di funzionare al contrario rispetto al naturale sistema di apprendimento con quale il cervello è cresciuto.
Usciti dalla scuola (dall’acquario), cade il modello. Ciò che c’è nella realtà è completamente diverso da quello che la scuola ha messo in mappa!
English Coaching è il rivoluzionario modello di apprendimento portato alla luce dopo anni di ricerca che coniuga Programmazione Neuro Linguistica, Ipnosi, Tecniche di Apprendimento Rapido, l’Amore per la comunicazione ed il “crush” di due dizionari.
Come sai viviamo in un’area del mondo dove ci sono lingue di derivazione e di influenza latina e, l’inglese come tante altre, ne ha subito l’influenza al punto di avere in comune col nostro dizionario più di 6000 parole.
Se ora pensi che nella tua lingua naturale non utilizzi più di 1.000 parole per esprimerti…fai tu due conti su cosa davvero ti serve per comunicare in una qualsiasi lingua straniera!
L’inglese, io lo so, è già dentro di te da centinaia di anni ma non ti hanno insegnato ancora come tirarlo fuori ed i modelli di insegnamento attuali non fanno altro che “buttare dentro” informazioni.
Credimi, Tu hai già tutte le capacità e le potenzialità per parlarlo già dal primo giorno di corso!
La mia sfida insieme a te è questa: dammi 100 ore del tuo tempo e parte delle tue “connessioni neurali” e tu parli l’Inglese come non hai mai fatto prima di ora!
In più, ciò che devi sapere è che il corso viene svolto direttamente in Inghilterra.
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Marcello Buglione 